Non è tanto una questione di big data, quanto piuttosto di condivisione dei dati, di capacità di raccoglierli, renderli disponibili, metterli in correlazione gli uni con gli altri.
I dati – siano essi tanti o pochi - si possono così utilizzare nelle modalità più diverse, per soddisfare un unico, fondamentale obiettivo: migliorare la qualità della vita quotidiana e assicurare una convivenza il più possibile civile e produttiva fra persone e cose. In questo senso i dati – e le infrastrutture tecnologiche che li fanno vivere e viaggiare, ovvero l'informatica e le telecomunicazioni - possono dare un contributo enorme a raggiungere questo traguardo, soprattutto se essi stessi vengono gestiti in modo collaborativo e il più possibile “open”.
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