13-12-2022
Tracciabilità alimentare dal campo alla tavola dei consumatori per le filiere significa sistematizzare e condividere ogni tipo di informazione relativa a prodotti e relativi ingredienti, lavorazioni, confezioni, includendo i dati collegati ai servizi di distribuzione e di trasporto. A chiedere soluzioni per la tracciabilità alimentare non sono solo i clienti, sempre più attenti, informati ed esigenti. I legislatori, infatti, da diversi anni stanno normando la gestione dei prodotti del Food & Beverage per tutelare sia i brand che i consumatori.
Investire e sistematizzare ogni fase del percorso produttivo di un alimento o di una bevanda richiede però un’organizzazione efficiente e processi di codifica accurati. A livello di processo, le informazioni messe a sistema devono includere tutti i dati gestiti a monte e a valle, a partire dai mangimi e dai fertilizzanti utilizzati nella catena produttiva fino a includere ogni fase di lavorazione e di distribuzione del prodotto finale. Il problema è che la produzione alimentare è un ecosistema complesso che vede coinvolti una pluralità di operatori e processi che includono punti vendita, ristoranti, fast food, società di catering, bar e hotellerie. L’informatizzazione del comparto oggi si è ulteriormente evoluta dal back end al front end. La ricerca di informazioni sempre più puntuali e diversificate dei consumatori, infatti, è diventata l’ago della bilancia delle loro scelte. Di conseguenza, la quantità e la qualità delle informazioni gestite, condivise e comunicate dai brand continuano a diversificarsi. Oltre a consentire di rintracciare possibili prodotti alterati, avariati o falsificati in maniera tempestiva, la tracciabilità alimentare è l’unico sistema in grado di rispondere alle domande crescenti dei consumatori in merito non solo alle origini degli alimenti ma anche alla presenza di allergeni, al contenuto calorico, all’apporto vitaminico e via dicendo.
Investire e sistematizzare ogni fase del percorso produttivo di un alimento o di una bevanda richiede però un’organizzazione efficiente e processi di codifica accurati. A livello di processo, le informazioni messe a sistema devono includere tutti i dati gestiti a monte e a valle, a partire dai mangimi e dai fertilizzanti utilizzati nella catena produttiva fino a includere ogni fase di lavorazione e di distribuzione del prodotto finale. Il problema è che la produzione alimentare è un ecosistema complesso che vede coinvolti una pluralità di operatori e processi che includono punti vendita, ristoranti, fast food, società di catering, bar e hotellerie. L’informatizzazione del comparto oggi si è ulteriormente evoluta dal back end al front end. La ricerca di informazioni sempre più puntuali e diversificate dei consumatori, infatti, è diventata l’ago della bilancia delle loro scelte. Di conseguenza, la quantità e la qualità delle informazioni gestite, condivise e comunicate dai brand continuano a diversificarsi. Oltre a consentire di rintracciare possibili prodotti alterati, avariati o falsificati in maniera tempestiva, la tracciabilità alimentare è l’unico sistema in grado di rispondere alle domande crescenti dei consumatori in merito non solo alle origini degli alimenti ma anche alla presenza di allergeni, al contenuto calorico, all’apporto vitaminico e via dicendo.
Condividere le informazioni con i clienti è importante. Ma quando si parla di prodotti alimentari è ancora più importante. Secondo una ricerca condotta da Format Research per conto di Agronetwork, per oltre 8 italiani su 10 la qualità è un elemento di primaria importanza per l’acquisto dei prodotti agroalimentari con oltre 6 consumatori su 10 (62%) che afferma di essere interessato alle informazioni nutrizionali più ancora della marca (48%) o al prezzo (56,3%). Per gli operatori della filiera agroalimentare introdurre una tracciabilità alimentare in modalità end-to-end diventa quindi una scelta tattica e strategica. Da un lato codifica, etichettatura e tracciabilità migliorano l’operatività di tutta la filiera, velocizzando la movimentazione delle merci, riducendo i margini di errore e l’out of stock. Dall’altro, la possibilità di utilizzare sistemi di etichettatura funzionali anche sul front end aiuta i brand ad aprire un canale privilegiato con i consumatori finali. Mostrare in maniera trasparente e intuitiva le informazioni sui prodotti alimentari e sui relativi sistemi di confezionamento è un aspetto valoriale importante rispetto a una politica orientata alla massima trasparenza.
Anche perché, durante la pandemia, è cresciuta la sensibilità dei consumatori rispetto alla sostenibilità non solo delle produzioni ma anche delle confezioni. 9 italiani su 10 sono consapevoli della gravità della situazione ambientale del nostro pianeta e la sostenibilità rappresenta il principale driver di scelta negli acquisti alimentari del 32% delle famiglie italiane. Inoltre, quando si parla di sostenibilità gli italiani sono sempre più esigenti e chiedono completezza e chiarezza, ma solo il 16% si dice pienamente soddisfatto delle indicazioni che trova in etichetta sulle modalità di riciclo della confezione e appena l’8% si dichiara ugualmente soddisfatto delle informazioni riguardanti l’impatto ambientale del packaging (Fonte: Osservatorio Sostenibilità Nomisma – “La sostenibilità nella quotidianità degli italiani” settembre 2021).
Anche perché, durante la pandemia, è cresciuta la sensibilità dei consumatori rispetto alla sostenibilità non solo delle produzioni ma anche delle confezioni. 9 italiani su 10 sono consapevoli della gravità della situazione ambientale del nostro pianeta e la sostenibilità rappresenta il principale driver di scelta negli acquisti alimentari del 32% delle famiglie italiane. Inoltre, quando si parla di sostenibilità gli italiani sono sempre più esigenti e chiedono completezza e chiarezza, ma solo il 16% si dice pienamente soddisfatto delle indicazioni che trova in etichetta sulle modalità di riciclo della confezione e appena l’8% si dichiara ugualmente soddisfatto delle informazioni riguardanti l’impatto ambientale del packaging (Fonte: Osservatorio Sostenibilità Nomisma – “La sostenibilità nella quotidianità degli italiani” settembre 2021).
Quando devono scegliere una bevanda o un alimento, gli italiani domandano sistemi di etichettatura che siano chiari e non fuorvianti. La flessibilità dei sistemi di etichettatura contribuisce ad aumentare la fiducia dei consumatori nei confronti degli operatori: agricoltori, produttori e rivenditori. Grazie alla tracciabilità alimentare, gli operatori possono massimizzare la trasparenza informativa per rispondere meglio alle richieste dei consumatori, potenziando così la loro fiducia. Per le aziende dell’agroalimentare è quindi arrivato il momento di innovare, introducendo sistemi di etichettatura evoluti, più funzionali, integrati, efficienti e semplici da utilizzare.
Brother è il partner ideale delle aziende che vogliono stampare etichette alimentari conformi alle normative di legge, resistenti e con una risoluzione elevata che garantisce massima qualità di lettura e di scansione. In base alle proprie esigenze di business è possibile scegliere soluzioni fisse o mobili che incrementano la velocità e l’agilità dei processi di etichettatura, semplificando il lavoro quotidiano degli operatori. Non solo: l’utilizzo della tecnologia termica non richiede l’uso di inchiostri e toner, riducendo l’impatto ambientale delle filiere.
Brother è il partner ideale delle aziende che vogliono stampare etichette alimentari conformi alle normative di legge, resistenti e con una risoluzione elevata che garantisce massima qualità di lettura e di scansione. In base alle proprie esigenze di business è possibile scegliere soluzioni fisse o mobili che incrementano la velocità e l’agilità dei processi di etichettatura, semplificando il lavoro quotidiano degli operatori. Non solo: l’utilizzo della tecnologia termica non richiede l’uso di inchiostri e toner, riducendo l’impatto ambientale delle filiere.