di Michela Del Pizzo
Tibco Software sceglie lo storico hotel Excelsior Gallia di Milano, oggetto di un profondo restauro dal quale è risorto in tutto il suo splendore solo pochi mesi fa, per la quinta edizione di JasperDirections, l'evento annuale realizzato in collaborazione con Iconsulting e dedicato a clienti, partner e sviluppatori delle soluzioni a capo della divisione Tibco Analytics: Jaspersoft, che si occupa di operational reporting, e Spotfire, specializzato invece in analytics e data visualization.
Anche solo rispetto ad un anno fa, il sentiment rispetto al ruolo della BI in azienda e conseguente gestione dei big data sembra essere più concreto e definito, come spiega Luca Zurlo, South/North Europe & Middle East Tibco Analytics Manager at Tibco Software, in apertura dell'evento: «Quando parlo di big data, immagino sempre un'immensa e dirompente cascata che osservo da vicino con meraviglia, ma anche con perplessità... Perché in fondo quello che ci chiedono le aziende non sono ulteriori dati da analizzare e nemmeno nuove soluzioni di Business Intelligence (BI), ma semplicemente delle risposte, chiare e definite, a domande complesse legate al loro business».
Un nuovo concetto di Analytics
Infatti, malgrado anni di tentativi e diversi miliardi investiti in strumenti di Business intelligence, oggi meno del 25% del management impiega tali soluzioni per prendere decisioni strategiche, prediligendo ancora il format delle “n” riunioni per fare delle scelte, quando invece in pochi click si potrebbero ottenere delle analisi predittive di lungo periodo, con dati aggiornati in real time. Urge dunque rivedere l'approccio a tali strumenti, a partire dalle software house, fornitori stessi di queste tecnologie così innovative e performanti.
È proprio questa la nuova direzione presa da Tibco: «Stiamo ripensando al concetto di Analytics, non più basata sul data warehousing, ma sulla capacità di valutare, prima della concorrenza, le nuove opportunità e di gestire meglio i rischi, reagendo in maniera più tempestiva agli imprevisti. La gestione del dato non deve concentrarsi sul volume di questi, ma sulla capacità di estrapolarne il valore con rapidità. Proprio per questo, in Tibco non parliamo più di “big data”, ma piuttosto di “fast data”» sottolinea sempre Zurlo.
Tutto questo, senza dimenticare l'approccio ereditato con successo da Jaspersoft di fornire delle soluzioni di BI facilmente integrabili (embedded BI) in applicazioni e processi aziendali, il tutto tramite sottoscrizione del servizio offerto da Tibco.
Jaspersoft offre infatti una piattaforma di BI completa per la creazione di report e analisi, con archivio di metadati e contenuti, gestione dei report, funzioni di sicurezza integrate e scheduling. La piattaforma è stata progettata per implementazioni stand alone e per l’integrazione con altre applicazioni tramite web service avanzati come Java, PHP, HTTP e API REST. Inoltre, è provvista di supporto multitenancy per applicazioni SaaS e connettività nativa direttamente dal server di BI a motori NoSQL (Hadoop e MongoDB).
Utilizzando Spotfire, invece, le aziende hanno accesso a dashboard interattive e analisi predittive, oltre che a visualizzazioni intuitive, il tutto grazie ad una piattaforma analitica che permette agli utenti con competenze tecniche o commerciali di esplorare rapidamente i dati, individuando le informazioni su cui agire, senza l'intervento del personale IT.
Inizia la fase 2.3
Le novità non finiscono qui. Infatti, Luca Zurlo anticipa quella che sarà l'evoluzione di Jaspersoft e Spotfire, percepite ancora come due soluzioni distinte nonostante le diverse possibilità di integrazione a più livelli. «Presto sentirete parlare di due nuove piattaforme, Analytics Fabrics e Analytics Workspace. La prima sarà una piattaforma pensata per l'IT management, mentre la seconda per essere utilizzata dagli end user, e permetterà di prendere il meglio da entrambe le tecnologie di Tibco Analytics grazie ad un'integrazione ancora più performante, lavorando inoltre in modalità SaaS su cloud». Termina così il proprio intervento Zurlo, senza aggiungere altri dettagli. Non ci resta dunque che attendere nuove indiscrezioni sull'argomento.
Predittivo è anche l'intervento di Piergiorgio Grossi, VP Innovation di Iconsulting e direttore del Better Decision Forum, mirato sul processo decisionale nell’era della "Data Revolution: The Art of Deciding in the Age of Data Revolution". Secondo Grossi, lo scarso utilizzo delle soluzioni di BI all'interno delle aziende si spiega nell'errata organizzazione dei processi aziendali, poco flessibili e non adatti a recepire con rapidità i nuovi stimoli che arrivano dal mercato, con sempre più frequenza. Siamo dunque sicuri che servano altri strumenti per prendere decisioni? Probabilmente no, ma ciò di cui c'è bisogno è uno snellimento della catena del valore all'interno dell'azienda, di modo da far combaciare il momento delle analisi decisionali con quello della messa in atto di tali strategie.
È questo lo spirito con cui lavora Iconsulting, convinta che con buoni dati e la giusta tecnologia, si possano risolvere problemi complessi: «Fin dai tempi della ricerca universitaria, ci è sembrato chiaro che non bastasse focalizzarsi solo sugli strumenti. La nostra costante sperimentazione ci ha raccontato che i processi decisionali hanno bisogno di essere supportati prima di tutto da una corretta architettura del dato. Pertanto, lavoriamo con persone e organizzazioni che hanno obiettivi ambiziosi, per questo i nostri team li affrontano realizzando progetti costruiti su: dati, processi, tecnologie, metodologie e persone» afferma Grossi.
Ad avvalorare ulteriormente questa tesi è un recente cliente di Tibco, Anzani Trading Group, software house specializzata nell'armonizzare differenti dati di sistema, indipendenti o integrati, ospitati o proprietari, nel cloud. L'azienda ha recentemente integrato Spotfire all'interno della propria soluzione proprietaria per soddisfare al meglio i propri clienti, sempre più esigenti. «La scelta, tra i diversi vendor analizzati, è ricaduta su Tibco Analytics per la facilità d'uso della soluzione e, al tempo stesso, le sue potenzialità, tra cui la geocodifica dei dati e la loro visualizzazione su mappe, oltre ovviamente alla possibilità di integrazione tramite API o interfacce proprie» spiega in chiusura Tuan Samidon, chief technology officer di Anzani.