di Michela Del Pizzo
Presso la sede di Siemens Italia a Milano Greco Pirelli, Federico Golla, presidente e amministratore delegato di Siemens Italia, ha accolto la stampa per la tradizionale conferenza annuale, questa volta incentrata non tanto sui risultati raggiunti fino ad ora, ma piuttosto sulla vision da qui al 2020 nei settori elettrificazione, automazione e digitalizzazione.
Siemens Italia è un'azienda da 3.100 collaboratori che ha contribuito a raggiungere un fatturato di 1.773 milioni di euro per l'esercizio 2015, registrando un +2% rispetto all'anno precedente. Un risultato che potrebbe passare inosservato, forse, come dichiara lo stesso Golla, se non fosse che il settore energetico – considerato uno dei settori core per Siemens – stenti a ripartire, a causa della forte crisi nella produzione di combustibili fossili, primo tra tutti il petrolio. In un contesto caratterizzato da un progressivo cambiamento energetico, le energie rinnovabili assumono per Siemens Italia sempre maggiore importanza e proprio nell'anno appena trascorso l'azienda, attraverso la divisione Wind Power and Renewables, ha installato in Basilicata tre impianti eolici con una capacità totale di 130 megawatt.
Margini di crescita arrivano anche dall'automazione in ambito industriale, dove Siemens offre da sempre soluzioni all'avanguardia ed oggi anche orientate al digital manufacturing, evolvendo al concetto di Industry 4.0. «Fino a poco tempo fa, l'automazione industriale si basava sulla capacità di riuscire a far compiere ad una macchina un'attività in modo ripetitivo, stando attendo a consumi e produttività. Oggi invece, dobbiamo riuscire a far sì che le macchine oltre ad operare, pensino anche “autonomamente” sfruttando le innovazioni sul fronte dell'intelligenza artificiale» afferma Federico Golla.
Tutto questo senza dimenticare il contesto in cui si opera, l'Italia, dove sarebbe impensabile proporre progetti di industria 4.0 a 360° viste le dimensioni medio-piccole delle nostre imprese e le difficoltà a pianificare investimenti importanti. «Per far fronte a questo tipo clientela, è in fase di studio una serie di soluzioni che potremmo definire di “industry 4.0 light” che punta a rendere le aziende più efficienti apportando il gusto grado di automazione e digitalizzazione». Insomma, accanto all'elettrificazione che accompagna la storia di Siemens fin dalla sua fondazione, prendono sempre più piede i concetti di automazione e digitalizzazione, la cui crescita entro il 2020 è prevista rispettivamente del 4-6% e del 7-9%.
Altro settore centrale per Siemens è quello della Building Technologies, dove si sono registrati importanti progressi nell'ambito dell'efficientamento energetico e nel mercato verticale dei data center. «I sistemi di gestione degli edifici sono in grado di ridurre i consumi energetici del 40%, mentre le tecnologie per la gestione intelligente dell'energia riducono le perdite di trasmissione e regolano i carichi supportando così la crescente domanda senza richiedere ulteriore capacità di generazione elettrica» afferma sempre Federico Golla.
Restando sempre in tema, Siemens Italia sta inoltre completando la realizzazione del nuovo headquarter di Via Vipiteno a Milano, costruito in un'ottica di sostenibilità ambientale ed energy saving, ma anche di smart working, modalità di lavoro innovativa basata su un forte elemento di flessibilità, in modo particolare di orari e di sede. «Il futuro dell’organizzazione del lavoro – aggiunge Golla – passa necessariamente da qui: lì dove il lavoro incontra le nuove tecnologie, infatti, nascono occasioni che non possiamo permetterci di ignorare e che ci portano a un importante cambiamento di mentalità».
L'anno appena concluso ha visto anche il successo di un importante progetto sul fronte smart grid: quello di Expo 2015 dove Siemens, nelle vesti di partner strategico di Enel, ha avuto un ruolo strategico nell'ambito dell'infrastruttura elettrica e della regolazione del clima in oltre cinquanta padiglioni, servizio fornito senza alcun intoppo per ben sei mesi consecutivi.