19-04-2022
Si è svolto nel pomeriggio del 12 aprile il webinar “La supply chain del fashion” organizzato da Editrice TeMi con la rivista Logistica Management, in collaborazione con i partner GXO, Knapp Italia, Manhattan Associates Italy e sedApta Group. Un pomeriggio davvero intenso in cui sono state affrontate, insieme agli esperti di supply chain management, le peculiarità legate all’ottimizzazione dei flussi lungo la supply chain nel settore della Moda e sono stati illustrati aggiornamenti circa le nuove tecnologie, i servizi e le soluzioni dedicati al settore della moda e del lusso.
Le presentazioni sono disponibili sul sito dell'evento, nella sezione Agenda, al seguente link (cliccare sulle frecce verdi in corrispondenza degli interventi in agenda).
Per rivedere il video, compilare il form che troverete alla fine di quest'articolo (una volta compilato il form, cliccare invia, aprire il file pdf e cliccare su "GUARDA IL VIDEO").
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Riconfigurare le supply chain
Dopo i saluti istituzionali da parte di Cecilia Biondi, caporedattrice di Logistica Management, il pomeriggio di lavori ha preso il via con un’introduzione ad ampio spettro a cura del chairman Andrea Payaro, adjunct professor digital transformation. «Qualcuno dice – afferma Payaro – che siamo davanti allo “sgretolamento” delle supply chain così come le conosciamo. Cogliamo la palla al balzo per capire come riprogettarle, seguendo i nuovi indicatori che misurano il livello di stress delle filiere. Tra questi c’è il Global Supply Chain Pressures o l’indice di copertura delle scorte, quest’ultimo interessante perché fa capire come sia cambiato il contesto in cui operiamo: se prima la riduzione del livello delle scorte era voluta, ottenuta da una visione più lean ad esempio, oggi siamo costretti a ribassarle perché c’è carenza di materiali e prevediamo che sarà così anche in futuro. Siamo di fronte ad una riconfigurazione delle supply chain, bisogna risintonizzarle su nuove variabili che dipendono da situazioni economiche, politiche, ambientali avverse che dobbiamo essere in grado di decifrare».
Come fare? Per ridisegnare le supply chain bisogna fare leva su tre fattori chiave - collaborazione, cooperazione, coordinamento – essenziali per reagire in tempo reale, snellire i processi e accorciare le distanze tra gli attori della filiera. «Inoltre, abbiamo bisogno di flessibilità ovvero di adattamento veloce al cambiamento e processi manifatturieri riconfigurabili attraverso automazione e digitalizzazione. Poi visibilità e riduzione degli sprechi in ottica di sostenibilità e non solo. Infine, l’automazione deve venirci in aiuto, supportata dalla digitalizzazione: il dato è fondamentale per predire il futuro», conclude Payaro.
Dopo i saluti istituzionali da parte di Cecilia Biondi, caporedattrice di Logistica Management, il pomeriggio di lavori ha preso il via con un’introduzione ad ampio spettro a cura del chairman Andrea Payaro, adjunct professor digital transformation. «Qualcuno dice – afferma Payaro – che siamo davanti allo “sgretolamento” delle supply chain così come le conosciamo. Cogliamo la palla al balzo per capire come riprogettarle, seguendo i nuovi indicatori che misurano il livello di stress delle filiere. Tra questi c’è il Global Supply Chain Pressures o l’indice di copertura delle scorte, quest’ultimo interessante perché fa capire come sia cambiato il contesto in cui operiamo: se prima la riduzione del livello delle scorte era voluta, ottenuta da una visione più lean ad esempio, oggi siamo costretti a ribassarle perché c’è carenza di materiali e prevediamo che sarà così anche in futuro. Siamo di fronte ad una riconfigurazione delle supply chain, bisogna risintonizzarle su nuove variabili che dipendono da situazioni economiche, politiche, ambientali avverse che dobbiamo essere in grado di decifrare».
Come fare? Per ridisegnare le supply chain bisogna fare leva su tre fattori chiave - collaborazione, cooperazione, coordinamento – essenziali per reagire in tempo reale, snellire i processi e accorciare le distanze tra gli attori della filiera. «Inoltre, abbiamo bisogno di flessibilità ovvero di adattamento veloce al cambiamento e processi manifatturieri riconfigurabili attraverso automazione e digitalizzazione. Poi visibilità e riduzione degli sprechi in ottica di sostenibilità e non solo. Infine, l’automazione deve venirci in aiuto, supportata dalla digitalizzazione: il dato è fondamentale per predire il futuro», conclude Payaro.
Visibilità completa su tutta la filiera connessa
Con Roberto Vismara, Engagement Director di Manhattan Associates Italy, prende il via la sessione dedicata ai partner. Secondo una survey condotta da Manhattan le aspettative delle aziende risultano molto cambiate anche solo rispetto a cinque anni fa e vertono sempre più sulla richiesta di canali di acquisto e processi interconnessi tra loro, possibilità di prelievi instore per ordini eCommerce e un customer service disponibile anche tramite social media. In questi anni inoltre, la velocità delle consegne è aumentata vertiginosamente (l’80% dei rispondenti alla survey richiede la consegna nello stesso giorno, il 61% addirittura entro le 3 ore dall’acquisto), lo spazio di stoccaggio è in diminuzione (dovuto agli aumenti dei canoni, età immobili, ecc.) e molte soluzioni WMS risultano oggi inadeguate nel rispondere alle nuove sfide dell’omnicanalità e della digitalizzazione della supply chain.
«Sistemi completamente separati per l'orchestrazione degli ordini, il servizio clienti, il checkout, l'evasione degli ordini in negozio, e ancora: diverse architetture, diverse interfacce, diversi programmi di rilascio e capacità di performance… questo non è il futuro della supply chain. Mi riallaccio allo scenario descritto da Andrea Payaro, per dire che è giunta l’era di una “agile supply chain commerce”, basata sui pilastri dell’adattabilità, agilità e allineamento dei processi. Per offrire tutto questo, il fattore abilitante è la tecnologia» afferma Vismara.
Manhattan Active Omni offre infatti un approccio unificato alle vendite, al coinvolgimento e alla soddisfazione del cliente in una singola applicazione cloud-native. Questa soluzione offre la flessibilità e la scalabilità per mantenere la promessa di un'esperienza cliente omnichannel. Nata nel cloud, Manhattan Active Omni è una piattaforma moderna per soluzioni di gestione degli ordini, dello stock, dell'adempimento, del coinvolgimento dei clienti e dei punti vendita che è sempre attuale e completamente scalabile. Abbattendo i confini dei canali, le funzionalità di cui si ha bisogno sono ora accessibili ovunque e in qualsiasi momento, da una singola applicazione. Manhattan Active Omni permette il comando e il controllo di ogni aspetto dell'esperienza di shopping omnichannel. In sede, nel call center o nel negozio, tutti hanno la stessa visione d'insieme dei clienti, dello stock, degli ordini, dei ritiri, dei resi e altro ancora, indipendentemente dal ruolo, dalla posizione o dal canale.
Per diventare dinamici bisogna dunque poter adottare un approccio flessibile, che consenta alle aziende di sfruttare a pieno e rapidamente le ultime tecnologie.
Con Roberto Vismara, Engagement Director di Manhattan Associates Italy, prende il via la sessione dedicata ai partner. Secondo una survey condotta da Manhattan le aspettative delle aziende risultano molto cambiate anche solo rispetto a cinque anni fa e vertono sempre più sulla richiesta di canali di acquisto e processi interconnessi tra loro, possibilità di prelievi instore per ordini eCommerce e un customer service disponibile anche tramite social media. In questi anni inoltre, la velocità delle consegne è aumentata vertiginosamente (l’80% dei rispondenti alla survey richiede la consegna nello stesso giorno, il 61% addirittura entro le 3 ore dall’acquisto), lo spazio di stoccaggio è in diminuzione (dovuto agli aumenti dei canoni, età immobili, ecc.) e molte soluzioni WMS risultano oggi inadeguate nel rispondere alle nuove sfide dell’omnicanalità e della digitalizzazione della supply chain.
«Sistemi completamente separati per l'orchestrazione degli ordini, il servizio clienti, il checkout, l'evasione degli ordini in negozio, e ancora: diverse architetture, diverse interfacce, diversi programmi di rilascio e capacità di performance… questo non è il futuro della supply chain. Mi riallaccio allo scenario descritto da Andrea Payaro, per dire che è giunta l’era di una “agile supply chain commerce”, basata sui pilastri dell’adattabilità, agilità e allineamento dei processi. Per offrire tutto questo, il fattore abilitante è la tecnologia» afferma Vismara.
Manhattan Active Omni offre infatti un approccio unificato alle vendite, al coinvolgimento e alla soddisfazione del cliente in una singola applicazione cloud-native. Questa soluzione offre la flessibilità e la scalabilità per mantenere la promessa di un'esperienza cliente omnichannel. Nata nel cloud, Manhattan Active Omni è una piattaforma moderna per soluzioni di gestione degli ordini, dello stock, dell'adempimento, del coinvolgimento dei clienti e dei punti vendita che è sempre attuale e completamente scalabile. Abbattendo i confini dei canali, le funzionalità di cui si ha bisogno sono ora accessibili ovunque e in qualsiasi momento, da una singola applicazione. Manhattan Active Omni permette il comando e il controllo di ogni aspetto dell'esperienza di shopping omnichannel. In sede, nel call center o nel negozio, tutti hanno la stessa visione d'insieme dei clienti, dello stock, degli ordini, dei ritiri, dei resi e altro ancora, indipendentemente dal ruolo, dalla posizione o dal canale.
Per diventare dinamici bisogna dunque poter adottare un approccio flessibile, che consenta alle aziende di sfruttare a pieno e rapidamente le ultime tecnologie.
Flessibilità e scalabilità: l’automazione parte da qui Successivamente ha preso la parola Tommaso Del Vento, Head of Business Development di Knapp Italia che subito puntualizzato che l’automazione deve essere vista come un abilitatore di strategie e non solo di efficienze. Quello della moda è stato da sempre un ambito sfidante per chi si occupa di automazione; le necessità più sentite riguardano, tra le altre, la varietà di offerta, l’adattabilità delle soluzioni in base ai trend del mercato e la gestione efficace dei resi e dei materiali. Nello specifico, per quanto riguarda il mondo della moda nell’eCommerce, i clienti cercano una customer experience soddisfacente, basata su acquisti con consegne in tempi rapidi e semplicità nel fare resi.
Per far fronte a tutte queste richieste, Knapp con la sua consociata Dürkopp ha studiato tutta una serie di soluzioni per l’automazione nel fashion, basate sui concetti di flessibilità e scalabilità. «Grazie all’evoluzione della tecnologia, oggi siamo in grado di offrire soluzioni flessibili, che si adattano alle esigenze variabili del cliente. Per la stessa ragione, la nostra offerta è dunque scalabile, così da permettere al cliente di non dover affrontare grossi investimenti per ottenere le soluzioni tecnologiche di cui ha bisogno, facendo crescere il proprio impianto al crescere dei bisogni operativi della propria azienda», afferma Del Vento. La necessità di avere un magazzino dinamico, ha portato un numero sempre maggiore di aziende del settore a scegliere l’automazione di Knapp per l’ottimizzazione delle attività logistiche. «Con le nostre soluzioni possiamo offrire sia sistemi a capo appeso, grazie alla nostra consociata Dürkopp, sia sistemi per capi stesi, riuscendo a coprire le esigenze del settore ad ampio spettro, dal fast fashion al luxury, dall’eCommerce all’omnichannel» precisa Del Vento.
Nella seconda parte del suo intervento, Del Vento ha presentato il case study di successo di Marks and Spencer, rivenditore internazionale di abbigliamento che si è rivolto a Knapp per riorganizzare i propri processi distributivi, anche in vista dell’aumento dei volumi del canale eCommerce.
Il nuovo magazzino realizzato dal fornitore vede nella tecnologia OSR Shuttle il cuore del sistema intralogistico di Bradford, dove ha sede il centro distributivo inglese, insieme alle soluzioni Pick-it-Easy work stations, RF picking nonché tutta la parte software di WMS e WCS. In particolare, L'OSR Shuttle (più di 270.000 posizioni di stoccaggio su 25 livelli in altezza) fornisce le stazioni di lavoro Pick-it-Easy dal design ergonomico ed elabora tutti i prodotti a media e lunga movimentazione. Il magazzino completamente automatizzato di Bradford supporta il centro di distribuzione M&S di 84.000 mq a Castle Donington, consentendo a M&S di ottimizzare l'efficienza delle consegne ai propri negozi, con un media di 450.000 item prelevati al giorno. L'offerta ottimizzata migliora il potenziale di vendita nei negozi e aumenta la soddisfazione dei clienti, che è la chiave della competitività di M&S.
Per far fronte a tutte queste richieste, Knapp con la sua consociata Dürkopp ha studiato tutta una serie di soluzioni per l’automazione nel fashion, basate sui concetti di flessibilità e scalabilità. «Grazie all’evoluzione della tecnologia, oggi siamo in grado di offrire soluzioni flessibili, che si adattano alle esigenze variabili del cliente. Per la stessa ragione, la nostra offerta è dunque scalabile, così da permettere al cliente di non dover affrontare grossi investimenti per ottenere le soluzioni tecnologiche di cui ha bisogno, facendo crescere il proprio impianto al crescere dei bisogni operativi della propria azienda», afferma Del Vento. La necessità di avere un magazzino dinamico, ha portato un numero sempre maggiore di aziende del settore a scegliere l’automazione di Knapp per l’ottimizzazione delle attività logistiche. «Con le nostre soluzioni possiamo offrire sia sistemi a capo appeso, grazie alla nostra consociata Dürkopp, sia sistemi per capi stesi, riuscendo a coprire le esigenze del settore ad ampio spettro, dal fast fashion al luxury, dall’eCommerce all’omnichannel» precisa Del Vento.
Nella seconda parte del suo intervento, Del Vento ha presentato il case study di successo di Marks and Spencer, rivenditore internazionale di abbigliamento che si è rivolto a Knapp per riorganizzare i propri processi distributivi, anche in vista dell’aumento dei volumi del canale eCommerce.
Il nuovo magazzino realizzato dal fornitore vede nella tecnologia OSR Shuttle il cuore del sistema intralogistico di Bradford, dove ha sede il centro distributivo inglese, insieme alle soluzioni Pick-it-Easy work stations, RF picking nonché tutta la parte software di WMS e WCS. In particolare, L'OSR Shuttle (più di 270.000 posizioni di stoccaggio su 25 livelli in altezza) fornisce le stazioni di lavoro Pick-it-Easy dal design ergonomico ed elabora tutti i prodotti a media e lunga movimentazione. Il magazzino completamente automatizzato di Bradford supporta il centro di distribuzione M&S di 84.000 mq a Castle Donington, consentendo a M&S di ottimizzare l'efficienza delle consegne ai propri negozi, con un media di 450.000 item prelevati al giorno. L'offerta ottimizzata migliora il potenziale di vendita nei negozi e aumenta la soddisfazione dei clienti, che è la chiave della competitività di M&S.
Per una filiera agile e connessa
Nell’intervento successivo, Paolo Barbagallo, Industry Manager Fashion&Luxury and Process Industries di sedApta ha parlato nel suo intervento di visibilità, collaborazione ed integrazione della filiera del fashion a supporto di una supply chain sempre più connessa ed agile. Le soluzioni sedApta a supporto dei processi delle aziende del Fashion & Luxury devono basarsi ,ora più che mai, su tattiche e strategie fortemente collaborative, in grado di armonizzare le attività e le informazioni tra le diverse funzioni aziendali. Le funzionalità della sedApta suite, infatti, si concentrano sulla gestione e sull’ottimizzazione dei processi end to end per una supply chain agile e sul monitoraggio real time della pianificazione.
«Il passaggio del fashion da un contesto “stabile” ad una nuova era,- racconta Paolo Barbagallo - dove è richiesta una sempre maggior flessibilità nell’adattarsi ad una domanda molto più dinamica e nel sapere rispondere in tempi brevi a nuove situazioni locali e globali, richiede una rivisitazione dei processi e degli strumenti a supporto. In questo nuovo contesto, l’integrazione della filiera, sia nei processi produttivi che logistici, sta assumendo un ruolo sempre più strategico e sta portando il fashion a chiudere il gap con le altre industry. Tutto questo al servizio di una pianificazione integrata della produzione e della successiva distribuzione dello stock». Ridefinire i processi lungo tutta la Supply Chain, è una strategia fondamentale per le aziende che intendono mantenersi competitive. L’adozione di un approccio collaborativo cross-funzionale e integrato deve essere in grado di facilitare l’interoperabilità tra le funzioni coinvolte e definire le azioni future in base a un unico piano operativo.
sedApta è al fianco di numerose aziende del fashion. Tra queste, Barbagallo si è soffermato su un noto brand del menswear tedesco presente in tutta Europa, con una produzione proveniente per il 55% dall’Asia (stabilimento produttivo in Sri Lanka) e per il restante da Europa e resto del mondo. «L’obiettivo del cliente era ottenere una leadership di costo sia nella parte acquisti che nei processi logistici, lavorando su qualità, affidabilità e velocità dei processi per raggiungere la riduzione dei costi di procurement. Sono partiti diversi progetti di digitalizzazione volti alla trasparenza sia interna che esterna nello scambio di informazioni lungo la filiera, trasferiamo gli ordini automaticamente e gestiamo tutto il processing dell’ordine e l’organizzazione della consegna, inclusa la documentazione necessaria. Tutto quanto avviene ora in modo automatico attraverso un’unica piattaforma» spiega Barbagallo.
Le principali sfide del progetto sono state: unificare le differenti fonti di informazione in un’unica soluzione su browser, standardizzare i processi, far confluire tutti gli ordini su una piattaforma centrale e ovviamente avere una maggiore trasparenza sulle deadline dei fornitori. SedApta è ora al lavoro col cliente per connettere tutta la fase di logistica con la piattaforma, in modo da avere una visibilità real time. Tutto questo ovviamente non sarebbe possibile senza un’ottima collaborazione tra gli attori della filiera.
Nell’intervento successivo, Paolo Barbagallo, Industry Manager Fashion&Luxury and Process Industries di sedApta ha parlato nel suo intervento di visibilità, collaborazione ed integrazione della filiera del fashion a supporto di una supply chain sempre più connessa ed agile. Le soluzioni sedApta a supporto dei processi delle aziende del Fashion & Luxury devono basarsi ,ora più che mai, su tattiche e strategie fortemente collaborative, in grado di armonizzare le attività e le informazioni tra le diverse funzioni aziendali. Le funzionalità della sedApta suite, infatti, si concentrano sulla gestione e sull’ottimizzazione dei processi end to end per una supply chain agile e sul monitoraggio real time della pianificazione.
«Il passaggio del fashion da un contesto “stabile” ad una nuova era,- racconta Paolo Barbagallo - dove è richiesta una sempre maggior flessibilità nell’adattarsi ad una domanda molto più dinamica e nel sapere rispondere in tempi brevi a nuove situazioni locali e globali, richiede una rivisitazione dei processi e degli strumenti a supporto. In questo nuovo contesto, l’integrazione della filiera, sia nei processi produttivi che logistici, sta assumendo un ruolo sempre più strategico e sta portando il fashion a chiudere il gap con le altre industry. Tutto questo al servizio di una pianificazione integrata della produzione e della successiva distribuzione dello stock». Ridefinire i processi lungo tutta la Supply Chain, è una strategia fondamentale per le aziende che intendono mantenersi competitive. L’adozione di un approccio collaborativo cross-funzionale e integrato deve essere in grado di facilitare l’interoperabilità tra le funzioni coinvolte e definire le azioni future in base a un unico piano operativo.
sedApta è al fianco di numerose aziende del fashion. Tra queste, Barbagallo si è soffermato su un noto brand del menswear tedesco presente in tutta Europa, con una produzione proveniente per il 55% dall’Asia (stabilimento produttivo in Sri Lanka) e per il restante da Europa e resto del mondo. «L’obiettivo del cliente era ottenere una leadership di costo sia nella parte acquisti che nei processi logistici, lavorando su qualità, affidabilità e velocità dei processi per raggiungere la riduzione dei costi di procurement. Sono partiti diversi progetti di digitalizzazione volti alla trasparenza sia interna che esterna nello scambio di informazioni lungo la filiera, trasferiamo gli ordini automaticamente e gestiamo tutto il processing dell’ordine e l’organizzazione della consegna, inclusa la documentazione necessaria. Tutto quanto avviene ora in modo automatico attraverso un’unica piattaforma» spiega Barbagallo.
Le principali sfide del progetto sono state: unificare le differenti fonti di informazione in un’unica soluzione su browser, standardizzare i processi, far confluire tutti gli ordini su una piattaforma centrale e ovviamente avere una maggiore trasparenza sulle deadline dei fornitori. SedApta è ora al lavoro col cliente per connettere tutta la fase di logistica con la piattaforma, in modo da avere una visibilità real time. Tutto questo ovviamente non sarebbe possibile senza un’ottima collaborazione tra gli attori della filiera.
La logistica del futuro è qui
Ultimo ma non ultimo, Alberto Scagnetti, Business Development Director Italy and Switzerland GXO, operatore logistico con quasi il 60% del fatturato Italia derivante da clienti del settore del fashion e del luxury e con oltre il 50% dei suoi depositi dedicato al settore dell’abbigliamento, per un totale di più di 300 milioni di pezzi all’anno per il settore della moda.
«Uno dei nostri principali clienti, leader mondiale nel settore della moda e del lusso, ci ha affidato la realizzazione di un nuovo polo logistico di oltre 160.000 mq coperti in una superficie complessiva di 300.000 mq situato a Trecate (NO). Con la realizzazione di questo hub logistico globale, all’avanguardia sia da un punto di vista tecnologico che per quanto riguarda le tematiche green, il nostro cliente ambiva alla creazione di un nuovo polo logistico globale in Italia da dove servire i mercati di tutto il mondo, in grado di rispondere alle richieste dei magazzini regionali, dei negozi, del wholesale e delle attività di eCommerce su scala globale. Il progetto ha richiesto 9 mesi per la sua realizzazione e all’interno dei due magazzini di Trecate sono presenti 9 km di conveyor, 163.000 mq di mezzanino su più livelli, stoccaggio fino a 20 milioni di pezzi e il 70% dei flussi totalmente automatizzati» racconta Scagnetti.
A pieno regime nel sito di Trecate lavoreranno 1.500 persone assunte direttamente da GXO in differenti mansioni ed ambiti della logistica (blue collar, white collar, operation manager, ingegneri, esperti di sicurezza e strutture, addetti al customer service, responsabili degli stock, ecc.). Quello di Trecate sarà il primo sito in Europa certificato LEED v4 Platinum ed il primo deposito in Italia a produrre più energia di quella consumata e quella in eccesso è reimmessa nella rete di distribuzione elettrica nazionale. per l’attenzione alla sostenibilità avuta sin dalla fase di progettazione: tutta la superficie utile dei tetti è ricoperta con pannelli fotovoltaici pari a quasi 57.000 mq.
L’hub di Trecate, infine, è stato ideato e costruito al fine di garantire i più elevanti standard in termini di benessere sul luogo di lavoro ed offrire ai dipendenti le migliori condizioni lavorative. Per gli uffici è stata richiesta la certificazione WELL v2, rilasciata dall’associazione Green Building Council: si tratta di un protocollo atto a garantire il miglior ambiente di lavoro per tutti i dipendenti.
Per rivedere il video del webinar, compilare il form sottostante.
Ultimo ma non ultimo, Alberto Scagnetti, Business Development Director Italy and Switzerland GXO, operatore logistico con quasi il 60% del fatturato Italia derivante da clienti del settore del fashion e del luxury e con oltre il 50% dei suoi depositi dedicato al settore dell’abbigliamento, per un totale di più di 300 milioni di pezzi all’anno per il settore della moda.
«Uno dei nostri principali clienti, leader mondiale nel settore della moda e del lusso, ci ha affidato la realizzazione di un nuovo polo logistico di oltre 160.000 mq coperti in una superficie complessiva di 300.000 mq situato a Trecate (NO). Con la realizzazione di questo hub logistico globale, all’avanguardia sia da un punto di vista tecnologico che per quanto riguarda le tematiche green, il nostro cliente ambiva alla creazione di un nuovo polo logistico globale in Italia da dove servire i mercati di tutto il mondo, in grado di rispondere alle richieste dei magazzini regionali, dei negozi, del wholesale e delle attività di eCommerce su scala globale. Il progetto ha richiesto 9 mesi per la sua realizzazione e all’interno dei due magazzini di Trecate sono presenti 9 km di conveyor, 163.000 mq di mezzanino su più livelli, stoccaggio fino a 20 milioni di pezzi e il 70% dei flussi totalmente automatizzati» racconta Scagnetti.
A pieno regime nel sito di Trecate lavoreranno 1.500 persone assunte direttamente da GXO in differenti mansioni ed ambiti della logistica (blue collar, white collar, operation manager, ingegneri, esperti di sicurezza e strutture, addetti al customer service, responsabili degli stock, ecc.). Quello di Trecate sarà il primo sito in Europa certificato LEED v4 Platinum ed il primo deposito in Italia a produrre più energia di quella consumata e quella in eccesso è reimmessa nella rete di distribuzione elettrica nazionale. per l’attenzione alla sostenibilità avuta sin dalla fase di progettazione: tutta la superficie utile dei tetti è ricoperta con pannelli fotovoltaici pari a quasi 57.000 mq.
L’hub di Trecate, infine, è stato ideato e costruito al fine di garantire i più elevanti standard in termini di benessere sul luogo di lavoro ed offrire ai dipendenti le migliori condizioni lavorative. Per gli uffici è stata richiesta la certificazione WELL v2, rilasciata dall’associazione Green Building Council: si tratta di un protocollo atto a garantire il miglior ambiente di lavoro per tutti i dipendenti.
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Automazione
- digitalizzazione
- Digital transformation
- fashion
- magazzino
- servizi logistici
- sostenibilità
- supply chain management
24/10/2018
08/10/2015