23-04-2014
di Michela Del Pizzo
di Michela Del Pizzo
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Afine gennaio, si è svolta la
prima presentazione ufficiale
all'Unione Europea
del progetto EXPO Milano
2015, in programma dal 1 maggio al 31
ottobre del prossimo anno. L’Esposizione
Universale radunerà nel capoluogo lombardo
oltre 140 partecipanti tra Paesi e
istituzioni internazionali, organizzazioni
della società civile e migliaia di aziende,
attorno al tema “Nutrire il Pianeta,
Energia per la Vita”, affrontando quello
che è ormai un obiettivo strategico della
comunità internazionale: trovare possibili
soluzioni per assicurare a tutti il diritto
a un’alimentazione sufficiente, sana e
sicura in grado di garantire al contempo
la sostenibilità ambientale, sociale ed
economica della filiera agroalimentare.
A tale proposito, nel corso della presentazione
al Parlamento Europeo, Gianni
Pittella, vice presidente del Parlamento
Europeo, ha commentato: «"Nutrire il
pianeta, energia per la vita" significa farsi
carico delle straordinarie novità della globalizzazione:
competitività internazionale,
accesso alle materie prime, cambiamenti
degli stili di vita. L'aumento della popolazione
mondiale diventerà un moltiplicatore
di effetti che producono, già oggi, nuove
diseguaglianze. Se c'è dunque una sfida
evidente per l'Unione europea del XXI secolo,
questa è quella che abbiamo davanti.
Un'agricoltura e un ambiente sostenibili,
la valorizzazione e la diffusione dell'innovazione
e della ricerca, una cooperazione
allo sviluppo fondata su uno scambio meno
diseguale, la costruzione di una governance
mondiale: solo se sapremo declinare queste
politiche con lungimiranza potremo dire di
esserci messi all'altezza di questa sfida».
Partner tecnologici,
prime adesioni
Giuseppe Sala, commissario unico delegato
del Governo per EXPO Milano
2015, e Paolo Menuzzo, presidente
di Came Group, hanno presentato di
recente l’innovativo sistema di controllo
accessi pensato per l’Esposizione
Universale, che gestirà l’ingresso degli
oltre 20 milioni di visitatori attesi da
tutto il mondo. Si stima, infatti, che nei
sei mesi dell’evento, ogni giorno, circa
140 mila persone varcheranno i cancelli
del sito espositivo: è come se una
città delle dimensioni di Monza o Brescia
si riversasse quotidianamente su
un’area grande come circa 150 campi
da calcio per poter visitare i padiglioni.
Per EXPO, Came ha sviluppato un
innovativo modello di controllo accessi
per la sorveglianza, il comando
e la regolazione dei dispositivi di
automazione degli ingressi pedonali
e veicolari, dei parcheggi, dei padiglioni
e delle altre infrastrutture del
sito espositivo per regolare l’entrata di
operatori e visitatori. Inoltre, il sistema
di controllo accessi dovrà gestire anche
picchi di 250mila persone, come
quelli previsti per le prime due ore di
apertura dell’Esposizione Universale.
La soluzione si inserisce nel progetto
della Digital Smart City di EXPO
Milano 2015 ed è stata studiata per
anticipare i bisogni del territorio e lasciare
in eredità alla città, al termine
dell’evento, un modello tecnologico
di riferimento all’avanguardia, sia per
le strutture sia per le infrastrutture
urbanistiche. Si tratta di un sistema
totalmente nuovo, in grado di dialogare
con le tecnologie di controllo,
sicurezza, sorveglianza e connettività
più efficienti presenti oggi sul mercato.
Gli accessi perimetrali del sito espositivo
saranno controllati da 250 tornelli
automatici, 40 dei quali sono stati appositamente
progettati per gestire l’ingresso
dei visitatori diversamente abili.
La fornitura si completerà con l’integrazione
di automazioni per cancelli scorrevoli
e per barriere stradali e con 80
dissuasori per la protezione e la selezione
delle entrate perimetrali di passaggi
carrai. Il sistema integrato di controllo
accessi potrà essere monitorato anche
attraverso cento dispositivi palmari.
Fulcro della piattaforma tecnologica sviluppata da Came è
un nuovo tornello progettato ad hoc per l'evento, in grado
di leggere tutti i tipi di titoli d’ingresso, in formato cartaceo,
QR Code, RFID o NFC, consentendo l’accesso dei visitatori
e degli espositori anche da mobile, utilizzando smartphone
e tablet. Pensato per integrarsi con le tecnologie di tutti i
partner di EXPO, ciascun tornello è, inoltre, dotato di un
software per la lettura biometrica che permette l’ingresso
esclusivamente a personale qualificato e abilitato. Il design
di questo prodotto è stato studiato per comunicare con i
visitatori, anche attraverso segnalazioni luminose, rendendo
più rapida la fase di accesso, riducendo code e lunghe attese.
Came, infine, svilupperà soluzioni tecnologiche specifiche
anche per i padiglioni dei paesi partecipanti
al fine di agevolare l’entrata dei visitatori, in relazione
alla diversa esigenza di fruibilità degli spazi.
Oltre alla gestione degli accessi, è stata completata anche
la progettazione del Safe City & Main Operation Center di
EXPO, a cura di Selex ES, parte del gruppo Finmeccanica.
Il Centro Operativo di controllo e sicurezza che la società sta
realizzando sarà collegato ai vari sistemi presenti all’interno
del sito espositivo, sia nelle aree comuni sia nei padiglioni
dei paesi partecipanti, e potrà essere connesso anche alle
sale operative degli enti responsabili sul territorio di sicurezza,
mobilità e logistica. Raccoglierà e metterà in correlazione
i dati provenienti dai diversi sensori dispiegati sul
campo per trasformarli in una visione complessiva del
contesto che sarà di supporto alle decisioni per la gestione
di un grande evento come l'Esposizione Universale.
In questo modo, gli operatori disporranno di un quadro
sinottico in tempo reale, 24 ore su 24, per definire eventuali interventi.
Basato su un’architettura in grado di elaborare informazioni
eterogenee, questo quadro si servirà di un’innovativa
rappresentazione cartografica in 3D del sito espositivo, grazie
al contributo di e-GEOS, società costituita da Telespazio (80%)
e Agenzia Spaziale Italiana (20%), specializzata in prodotti e
applicazioni per l’osservazione della Terra. Tale interfaccia grafica
avanzata permetterà una vera e propria immersione virtuale
nell’ambiente da monitorare garantendo una migliore comprensione
dello scenario e una maggiore efficacia operativa.
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